PROVERBIO CINESE

Mangiare è uno dei quattro piaceri della vita....quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo [PROVERBIO CINESE]

lunedì 4 aprile 2011

TORINO CAPITALE D'ITALIA PER POCO. CAPITALE DEL GUSTO DA SEMPRE

Iniziamo il nostro percorso tra i prodotti enogastronomici piemontesi, dalla città capoluogo di regione prima capitale dell'Italia unita: Torino. Turin, oggi centro nevralgico per i festeggiamenti dei 150 anni dell'unità nazionale, è da sempre una grande capitale del gusto.

In questi giorni, molte sono le manifestazioni e le mostre allestite in città. Noi ci concetreremo su quello che si può gustare mentre si passeggia nella liberty e barocca Torino.

Come in una cena che si rispetti, non possiamo non iniziare dall'aperitivo: il Vermouth.

Nasce a Torino più di 200 anni fa, tramite una combinazione di vino ed infuso di erbe e spezie, che hanno la caratteristica di aumentare la secrezione di succhi gastrici e preparare lo stomaco per il cibo che sia andrà a mangiare di lì a poco. Il rito dell'aperitivo è un appuntamento irrinunciabile a Torino. Innumerevoli sono i locali e le zone che offrono la possibilità di gustare nel migliore dei modi questa straordinaria bevanda. Zone come IL QUADRILATERO o PIAZZA VITTORIO, quest'ultima contornata dai meravigliosi portici dai quali si può godere di una splendida vista sulla collina torinese e sul Convento dei Cappuccini.

Dall'aperitivo all'antipasto il passo è breve e se pensate di trovarvi davanti a piccoli stuzzichini, dovrete ricredervi. Gli antipasti piemontesi serviti a Torino, sono delle vere e proprie portate di carne, pesce, uova, verdure, salumi, formaggi.....ed è solo l'inizio.

Durante il pasto, vi saranno serviti alcuni cibi che nascono proprio a Torino e che oggi sono consumati e richiesti in tutto il mondo. Uno su tutti è il Grissino.
La leggenda racconta che i grissini "stirati", siano la più celebre creazione torinese, inventata nel '600 dal panatè di corte per Vittorio Amedeo II di Savoia. Da allora padroneggiano sulle tavole di tutto il mondo. Se ne possono trovare di numerose varianti nei molteplici panifici che si trovano nelle vie della città: semplici, al sesamo, al rosmarino,senza sale, allo speck ecc...


Un primo piatto dei giorni di festa, gli Agnolotti. Pasta fresca all'uovo, ripiena con carne d'arrosto, dalla tipica forma quadrata. Sono una specialità e prelibatezza della tradizione Torinese, serviti con diversi tipologie di salse, ma le più gettonate sono senza dubbio: Sugo d'arrosto, Burro e Salvia, Ragù.


Pochi conoscono la salsa rappresentata nella foto accanto, ma possiamo assicuravi che si tratta di un esplosione di gusto, alla quale non si può rinunciare: La Bagna Caoda. Letteralmente significa "salsa calda" ed in effetti lo è, ma non bisogna sottovalutare la gran signora delle tavole torinesi. Preparata con aglio, acciughe e olio d'oliva cucinati in tegame di terracotta, nella quale si immergono cardo gobbo, topinambur (rapa tedesca), peperoni e molte altre verdure cotte e crude. La si può mangiare sia come antipasto che come piatto unico e secondo piatto, dipende tutto dall'alimento che l'accompagna.

Passando ai secondi piatti, la tradizione ricade sul Bollito Misto e sul Fritto Misto.
Il bollito è particolarmente gettonato dagli amanti della carne piemontese
(a tal proposito ricordiamo che la razza Bovina piamontese risulta essere tra le migliori al mondo) servita con numerose salse tra le quali hanno un posto d'onore il bagnet verd (a base di aglio, prezzemolo, uova, acciughe) e la tipica cugnà (mosto d'uva con pere, mele, nocciole e fichi).

Il fritto misto è una specialità legata al rito del "non buttar mai via nulla", nel quale si uniscono ingradienti dolci e salati, fritti separatamente: fegato, polmone, cervella, fettine di carne, salsicce, verdure, ma anche amaretti, semolino dolce e mele. Un vero tourbillon di sapori!

Siamo arrivati al dolce e a questo punto si abbracciano una grande varietà di prodotti che hanno elevato Torino all'eccellenza nella lavorazione artigianale di cioccolato, piccola pasticceria, creme e liquori dolci. Uno su tutti è il famoso GIANDUIOTTO, un piccolo piacere dalla caratteristica forma di una barchetta rovesciata, composto con cioccolato gianduja. Il gianduja è un cioccolato al quale viene unita la famosa crema di Nocciola tonda Gentile delle Langhe, rinomatissima per la sua qualità.
Le sue origini risalgono al periodo napoleonico, durante il quale era particolarmente difficoltoso e costoso importare cacao dal Sud America, così i grandi maestri del cioccolato, unirono al cacao le nocciole, ottenendo questa straordinaria crema di gianduja, che prende il nome dall'omonima maschera carnevalesca della città.


Se torniamo indietro di ca. 500 anni e uniamo uova, marsala e zucchero, otterremo una deliziosa crema oggi conosciuta in tutto il mondo: lo Zabaione. Frà Pasquale de Baylon lo consigliava alle penitenti con mariti "poco vivaci" il sanbajon (nome originale), date le sua particolari doti afrodisiache.

Un'enciclopedia si potrebbe scrivere, a proposito dei vini piemontesi. Per questo motivo, rimandiamo la presentazione delle eccellenze derivanti dalla vite ai prossimi post, che non tarderemo a pubblicare sul nostro blog.

"PIEMONTE. GUSTALO, AMALO, TORNACI!"





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